Questione di vita o di morte

Honda Heritage

“Sono a Parigi. Puoi venire domani?”

Minoru Morioka

Ad ascoltare queste parole è Minoru Morioka, designer del centro stile Honda. Si sta godendo la domenica, l’unico giorno di riposo. Dall’altra parte del telefono il grande capo.

Sì, proprio il gran capo dell’R&D, quel Tadashi Kume che diventerà presidente del gruppo (1983, 3.za generazione). Che ha appena lanciato un’offensiva plateale. Kume ama le storie di guerra e le strategie militari, gli piace battezzare le sue iniziative in maniera eloquente.

L’Operazione Normandia (Operazione Maru N) è iniziata, per la riconquista del mercato europeo. E quando Kume è in Francia scopre che la situazione è particolarmente grave. La concorrenza delle altre aziende giapponesi è un grosso problema.

Ovviamente il giorno dopo Minoru è sull’aereo, in volo verso la Francia. Il motivo di una chiamata tanto urgente lo immagina: ci sarà qualche modello da sviluppare in fretta. Non è prassi normale esser convocati così dal grande capo ma quando se lo ritrova di fronte, il “benvenuto” è un vero pugno nello stomaco.

“Voi lavorate senza guardare con attenzione all’Europa. Servono nuovi modelli pensati per i mercati europei. Dobbiamo convincere i nostri dealer. E dobbiamo farlo subito!”

Tadashi Kume

Minoru ha già inventato il Dax, firma il design del primo furgoncino Honda, la Elsinore 250, 125 (prima Honda motocross) e le derivate stradali, ha lavorato alla prima GoldWing GL1000, sta definendo la CBX1000 a sei cilindri.

Insomma, è un designer affermato, non a caso il grande capo dell’R&D ha chiamato lui. Quando vola verso la Francia è fiducioso. Si sente pronto ad affrontare qualsiasi ordine, ma dopo le parole di Kume, che lo invita anche a guardarsi attorno, a osservare le bellezze locali, Morioka perde completamente fiducia.

“Camminando per Versailles, guardando le gallerie d’arte, ammirando opere che uno come me non sarebbe mai stato in grado di creare, mi sono sentito completamente scoraggiato. E poiché mi sentivo così, tutto ciò che stavo disegnando mancava di spirito.

Non avevo idea di cosa avrei dovuto fare. Mi arrampicavo sugli specchi, e non funzionava. Allora chiesi ai responsabili vendite di Honda France di accompagnarmi in un posto da motociclisti. Dove potessi vedere cosa stavano facendo.

Non ricordo se mi portarono al circuito di Le Mans o quello del Paul Ricard, era la 24 ore del Bol d’Or, e subito vidi da lontano una moto incredibilmente cool. Osservandola da vicino, mi resi conto che non era così ben realizzata, ma capii immediatamente cosa poteva desiderare un appassionato e cosa dovevo realizzare. Corsi in hotel per disegnare immediatamente quello che stavo immaginando."

Tadashi Kume
Elsinone 250

"Di colpo mi era diventato tutto chiaro e una volta tornati a Parigi, davanti ai disegni di quella che avrebbe dovuto essere la futura CB750/900F, il responso dei francesi fu entusiasta”.

Honda CB750
Honda CB900E
Honda CB1100R
Honda CB1100R Advertising

Mentre Morioka è in Europa, in Giappone si sta ultimando la CBX1000 sei cilindri e lo stile non convince. Ancora una volta la spinta arriva dal grande boss. Davanti al prototipo ormai definitivo, Kume non è convinto, chiama Yoshitaka Omori - modellista di tanti progetti Honda - e chiarisce i suoi dubbi. “Per essere la numero 1  che vogliamo per il mercato, gli manca ancora la ‘botta’: non possiamo fare qualcosa di più?”


Morioka è in Francia e fino al suo ritorno Kume coinvolge addirittura Hitoshi Ikeda, il designer capo, il famoso designer della CB750 Four. Che però non sa cosa fare e Omori chiede di lasciarlo provare. Il permesso è accordato e Omori s’inventa uno spoiler dietro la sella, codino con un accenno aerodinamico. Quando Ikeda lo vede non è convinto.

“È un’espediente. A cosa serve?” - domanda a Omori e ordina di chiedere un parere al capo del team interno dei Blue Helmets. Che da pilota apprezza subito la novità estetica. Quando Morioka torna in Giappone, Omori scopre che anche gli sketches delle future CB750/900 Bol d’Or hanno un codino alla sella. Designer e dirigenti più legati a uno stile tradizionale, da classica moto inglese, non apprezzano la novità. Kume invece è favorevole, ma quando accoglie Morioka al suo ritorno, lo incontra in una stanza d’hotel e lo gela di nuovo. “Se i disegni non sono abbastanza buoni… puoi scegliere. Le finestre di questa stanza al terzo piano e i rami delle piante qui attorno sono abbastanza robusti. Puoi scegliere.”

Dall’Operazione Maru N nasceranno 14 modelli in pochi anni, la piccola best-seller CB400N porterà nella sua sigla il riferimento alla Normandia e la CB900 Bol d’Or sarà la definitiva consacrazione per Minoru Morioka.

Poi disegnerà la prima Honda sportiva carenata - CB1100R - e la Transalp.