È un concessionario ufficiale Honda il migliore degli italiani alla Dakar 2017 

27 febbraio 2017

Simone Agazzi, titolare della Concessionaria ufficiale Honda R.S. Moto di Bergamo, ha partecipato alla Dakar 2017 in sella alla CRF450 Rally 2016 ufficiale HRC: l’abbiamo incontrato per farci raccontare la sua esperienza.

Quest'anno hai corso con la CRF450 Rally 2016 ufficiale HRC, un sogno per un pilota privato. Come ti sei trovato?

La moto è quella usata da Kevin Benavides lo scorso anno, quando ha terminato in 4 posizione assoluta. Devo dire che mi sono trovato magnificamente, grazie anche al fatto di non aver avuto alcun problema di affidabilità.

Qual è stato il punto di forza del mezzo?

Senz’altro le sospensioni Showa, che hanno svolto egregiamente il loro lavoro.

Qual è stato il tratto più difficile della gara?

Sicuramente la parte dei fiumi in secca. Il fondo è sabbioso e nasconde molte pietre. In quei tratti le velocità sono comunque molto elevate, 100-120 km/h perché lì si potevano guadagnare minuti tenendo un passo sostenuto, anche a costo di rischiare qualcosa di più.

C'è mai stato un momento in cui hai pensato che non ce l'avresti fatta?

Si, mi sembra fosse la quart’ultima tappa. Era una delle tappe con più difficoltà di navigazione e moltissimi piloti si erano persi. Ero praticamente in mezzo al nulla di un Rio largo diversi km e pensavo di essermi perso anch’io. Non riuscivo più a trovare i punti GPS nascosti, chiamati WPC. Quei riferimenti per noi sono fondamentali. Dopo alcuni KM in cui avevo veramente paura di non farcela ho ritrovato le coordinate e mi sono sentito come in paradiso! In quel momento ho avuto la certezza che sarei arrivato Buenos Aires, anche se mancavano ancora tre tappe.

Qual è il consiglio più importante che daresti a un pilota privato che vuole affrontare per la prima volta la Dakar?

Avere un amico alla sera con cui condividere gioie e dolori e che ti aiuti con tutte le operazioni quotidiane, tipo montare la tenda, sistemare le borse, organizzare il bivacco insomma. Poi è importante affidarsi a Team con molta esperienza. Il mio era il MEC TEAM HONDA SOUTH AMERICA e, ovviamente, avere un mezzo totalmente affidabile.

Ti rende più orgoglioso essere il primo italiano al traguardo o aver ottenuto questo risultato su una Honda?

Non riesco a scindere le due cose, e sono entrambe motivo di grande gioia per me. Da pilota privato sono riuscito a finire una gara durissima con la mia Honda CRF 450 RALLY, che è ancora un prototipo. Ma mi ha fatto molto piacere anche ricevere i complimenti direttamente da mr. Nakamoto.

Parteciperai anche l'anno prossimo alla Dakar?

Non lo so! Per il successo e l’esperienza acquista forse è giusto chiudere così. Partecipare di nuovo mi spingerebbe a cercare di andare ancora più forte e rischiare ancora di più di quello che ho fatto.